Una distesa piatta per chilometri e chilometri e poi di colpo, come dei funghetti, spuntano qua e là delle basse colline dalla curiosa forma conica. Sono i Colli Euganei, una serie di formazioni vulcaniche di antichissima origine a poco più di dieci chilometri dal centro di Padova.
Così vicini, sono in grado di far dimenticare la città e la sua frenesia: immersi nel verde, i Colli Euganei sono una fresca oasi di pace e armonia. Non a caso nei secoli sono stati eletti come propria dimora o luogo di villeggiatura da poeti, monaci e sovrani Nel verde dei Colli Euganei si nascondono anche incantevoli borghi storici, con le loro mura perfettamente conservate, i castelli e altre meraviglie da scoprire.
Vo' è uno dei 15 comuni dei Colli Euganei che sorge ai piedi del Monte Venda.
È composto da 4 frazioni; Boccon, Cortelà, Vo' Vecchio e Zovon.
È uno dei cinque comuni italiani con il nome più breve, solo due lettere, a cui è bene ricordare che non va messo un accento bensì un apostrofo.
Famoso per la produzione del vino, Vo' è fucina di etichette di pregio, alcune delle quali hanno anche ricevuto importanti riconoscimenti.
Vo' è nota anche per l'estrazione della trachite, pietra molto apprezzata sia in ambito civile sia industriale.
Si trova nella frazione di Vo' Vecchio, una volta zona paludosa, bonificata, in seguito, per il volere della famiglia veneziana dei Contarini, Villa Contarini Giovanelli Venier si trova proprio nel cuore della frazione. Ubicata accanto alla Chiesa di San Lorenzo, fino al 1902 è stata sede municipale. La struttura è della fine del '500 e trae ispirazione dai palazzi veneziani. Nell'800 la proprietà passa alla famiglia Giovanelli-Venier e successivamente agli Emo Capodilista. Diventa tristemente famosa durante il secondo conflitto mondiale, quando i nazisti la requisiscono per usarla come campo di concentramento temporaneo. 60 tra uomini, donne e bambini vennero qui segregati per mesi prima di subire la sorte di milioni di ebrei nel mondo. È negli anni '50 che la villa diventa proprietà del Comune di Vo'. Completamente restaurata ora ospita il Museo del Paesaggio, è Luogo della Memoria della Shoah.
Rappresenta la vocazione del territorio di Vo' per la viticoltura, praticata già in epoche antiche e ora uno dei maggiori punti di forza del Comune padovano. Forti delle origini vulcaniche delle loro terre, Colli sono terreno fertile per la vite, la cui coltivazione da anni accompagna il popolo degli Euganei. Il MUVI è prezioso contenitore della memoria storica locale.
Sede dell'Azienda Agricola Villa Sceriman, vede le sue prime notizie storiche documentate risalenti al 1447 quando la nobile famiglia padovana dei Santa Sofia fa redigere un'accurata cartografia del territorio. Si hanno successive notizie nel 1740, quando la famiglia Sceriman ne acquisisce la proprietà. Nel 1959 l'edificio principale subisce un complessivo restauro e l'azienda agricola, da coltura mista si focalizza nell'attività vitivinicola.
È un luogo dal fascino unico, meta molto apprezzata dai tanti fotografi e foto amatori locali per le sue caratteristiche e per la particolare posizione. I ruderi del Monastero degli Olivetani è ciò che resta di un antico eremo, divenuto monastero nel 1229. Nel 1771 la Serenissima ne decreta la soppressione. Da quel momento il complesso inizia un lento e progressivo decadimento. Dall'alto dei loro 600 m questi ruderi arricchiscono la strepitosa vista panoramica che, nelle giornate di maggiore limpidezza, consentono di scorgere perfino la laguna di Venezia.
La trattoria propone una cucina basata su cibi genuini quali la pasta fresca fatta in casa (i "bigoli" o "bigoi", la tipica pasta veneta, le fettuccine, gli gnocchi con i vari sughi), le carni alla brace e il baccalà alla vicentina. Da provare le erbe cotte con il soffritto come si faceva una volta, le patate fritte tagliate a mano e i contorni in base alla stagione. Oltre naturalmente all'immancabile polenta.
Una selezione di vini scelti tra le aziende della nostra terra, ma non solo, accompagna questi piatti saporiti.